XXXI edizione delle Giornate FAI di Primavera. Riparte il viaggio alla scoperta del patrimonio culturale e paesaggistico della Campania.
Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 riparte l’importante progetto di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese promosso dalla FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO. Previsti per l’occasione l’apertura straordinaria di oltre 750 siti inaccessibili o poco conosciuti in tutta Italia.
In Campania saranno più di 40 le aperture straordinarie: da Napoli a Ercolano, Capri, Sorrento e Vico Equense, Nola, Quarto, Bacoli e Pozzuoli; dalle province di Caserta, Avellino e Benevento fino ai siti del Salernitano e in Cilento” (elenco dei luoghi aperti e delle modalità di partecipazione su www.giornatefai.it).
A renderlo noto, con una conferenza stampa tenutasi lunedì 20 Marzo a Palazzo Salerno, luogo simbolo di questo evento, è stato l’ Assessore alla Semplificazione Amministrativa e Turismo della Regione Campania Felice Casucci, insieme al Capo di Stato Maggiore del Comando Forze Operative Sud Generale di Brigata Carmine Sepe e al Presidente Regionale FAI Campania Michele Pontecorvo Ricciardi, ai rappresentanti delle Delegazioni di Avellino, Benevento, Caserta, Salerno e Napoli, ai delegati dei Gruppi FAI di Aversa, Capri, Pozzuoli, Nola, Penisola Sorrentina, Vesuvio e al Gruppo FAI Ponte tra culture.
L’assessore Casucci nel suo intervento ha sottolinea come il “FAI è un grande alleato del turismo italiano e della Regione Campania. Proprio in queste settimane stiamo lavorando al programma turistico 2023-2025. La grande rivoluzione copernicana sarà convincere i Comuni ad andare oltre il Campanilismo e ragionare per tematicità integrate”.
Continua l’assessore: “Abbiamo trovato una situazione in cui ogni Comune aveva il proprio evento culturale e stiamo lavorando in direzione di una logica di sistema, un’apertura al dialogo, di congiunzione di interessi e organizzazione dei rapporti istituzionali, in modo da trarre davvero un insegnamento dalle vicende degli ultimi anni”.
Mentre il Generale di brigata Carmine Sepe ha commentato: “Siamo orgogliosi di contribuire a questo progetto di rieducazione dei cittadini e recupero di spazi storici e culturali. È un segno di grandezza del nostro Paese. Il mondo poggia su pilastri della storia che devono essere conosciuti. Da Palazzo Salerno vedrai scorci inediti di Napoli, da una parte la Ginestra di Leopardi, dall’altra Virgilio. Condividere la cultura significa dare un grande segno di democrazia e bellezza”.
Tutti d’accordo sulla necessità del nostro territorio di avere in calendario eventi del genere più frequentemente: essi rappresentano una vetrina d’occasione dove sarà possibile conoscere, oltre ai monumenti storici dal riconosciuto valore culturale, anche siti inediti, paesaggi naturalistici sconosciuti, la cui importanza antropologica rivela la vera vocazione del nostro paese, il Turismo Storico-Culturale. Senza tralasciare l’importante opportunità che hanno i cittadini di poter scoprire e ammirare il patrimonio di storia, arte e natura Italiano.
A tal proposito saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora, esempi di archeologia industriale che hanno fatto la storia e la ricchezza dei nostri territori. Sarà possibile vedere le più esclusive collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili di interesse architettonico.
Non mancano poi itinerari nei borghi storici dove è ancora possibile trovare piccoli laboratori artigiani, eccellenze territoriali, che preservano tradizioni, usi e costumi del nostro bel paese; non mancano altresì visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, tutto all’insegna del “bel vedere”.
Gennaro Gallo