LE AUTO ELETTRICHE: L’INGANNO DELLA SOLUZIONE GREEN ALLA MOBILITA’ SOSTENIBILE.

Attualmente le auto elettriche rappresentano la principale “Soluzione Green” per una mobilità sostenibile. Secondo i sostenitori di questa tecnologia le auto elettriche offrono molti vantaggi rispetto ai veicoli a combustione interna tradizionali, come la riduzione delle emissioni di gas serra e una maggiore efficienza energetica.

Ma è tutto vero? Sebbene sia vero che le auto elettriche non emettano gas di scarico diretti durante il funzionamento, il loro impatto ambientale è determinato da tanti altri fattori come ad es. la fonte di energia utilizza per la ricarica, il ciclo di vita delle batterie, l’estrazione della materia prima necessaria alla costruzione delle stesse e il loro conseguente smaltimento.

Se l’energia proviene da fonti rinnovabili come l’energia solare o eolica allora possono avere un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto ai veicoli a combustione interna. Tuttavia, se l’energia proviene principalmente da fonti fossili come il carbone, l’impatto ambientale delle auto elettriche potrebbe essere simile o addirittura superiore a quello dei veicoli endometrici.

Un altro aspetto fortemente dibattuto riguarda la produzione delle batterie: quelle utilizzate nelle auto elettriche richiedono l’estrazione di materiali come il litio, il cobalto e il nichel. L’estrazione di questi materiali, però, comporta gravi danni ambientali come la distruzione di habitat naturali, la produzione di rifiuti tossici ma soprattutto genera, per i lavoratori coinvolti nel processo estrattivo, precarie condizioni di lavoro.

Negli ultimi anni, a causa della crescente domanda di batterie al litio, la richiesta di cobalto è aumentata esponenzialmente generando una corsa alla ricerca di aree in cui è maggiore la presenza di questi minerali. Indovinate un pò dove si trovano le principali miniere?

Gran parte della produzione mondiale di cobalto proviene dalla Repubblica Democratica del Congo (RDC) che, situato nell’Africa centrale, detiene la più grande riserva al mondo e rappresenta da sola circa il 60% delle riserve globali conosciute.

Purtroppo, lo sfruttamento del cobalto in questo paese è spesso caratterizzato da problematiche legate allo sfruttamento dei lavoratori e al rispetto dei loro diritti umani. Sempre più spesso i minatori sono costretti a condizioni di lavoro pericolose, bassi salari, ma soprattutto totale violazione dei diritti umani.

L’aspetto più sconvolgente sono le numerose segnalazioni di sfruttamento di lavoro minorile, nonché delle gravi ripercussioni legate alla salute e alla sicurezza degli stessi.

L’estrazione di questi minerali oltre a comportare gravi conseguenze sulla salute dei lavoratori ha compromesso significativamente l’ambiente e l’ecosistema del territorio, ne è dimostrazione, in quei luoghi la deforestazione selvaggia e l’inquinamento delle falde acquifere.

Non si può pensare allo sviluppo di una “mobilità sostenibile” che ha come rovescio della medaglia la devastazione di un territorio e fin quando non ci sarà una presa di coscienza, rispetto al problema sociale e ambientale creato, non si potrà mai parlare di energia a impatto zero.

Fin quando non ci saranno pratiche di estrazione etiche e sostenibili, catene di approvvigionamento trasparenti, condizioni di lavoro sicure e giuste, fin quando non ci sarà, il totale rispetto dei diritti umani e ambientali lungo l’intero processo di produzione non si potrà mai parlare di processi green e di energia sostenibile.

Ad oggi sembra che le organizzazioni internazionali unitamente ai governi locali e alle aziende che operano nel processo di lavorazione si stiano mobilitando per stabilire standard e norme per l’estrazione responsabile del cobalto ma soprattutto si stiano adoperando per garantire maggiori tutele ai diritti umani dei lavoratori.

Purtroppo ad oggi i quesiti rispetto all’effettivo valore di questa tecnologia sono ancora tanti, molti dei quali ancora irrisolti, vedi l’oramai consueta domanda relativa alla limitata autonomia delle batterie!? L’infrastruttura di ricarica ancora troppo limitata rispetto al numero di vetture in circolazione!? Un processo di estrazione sostenibile che preveda il riciclo delle batterie esauste e lo studio di nuove fonti ecologiche che possono contribuire alla creazione di batterie sempre più Green.

In conclusione, le auto elettriche offrono una serie di vantaggi ambientali ed economici, ma è importante considerare attentamente l’intero ciclo di vita di queste vetture, inclusa la produzione delle batterie e l’origine dell’energia utilizzata per ricaricarle. La transizione verso veicoli più sostenibili richiede un approccio olistico che includa lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile e pratiche di produzione più sostenibili per le batterie.