CITTA’ METROPOLITANA – RIORGANIZZAZIONE ENTE, MARRAZZO: “GRAVE CARENZA PROGETTUALE DEI COMUNI
“Abbiamo letto, in questi giorni, alcuni commenti e addirittura interviste a esponenti politici locali che sono intervenuti nel merito della nostra proposta di riorganizzazione amministrativa. La proposta, sulla quale il Sindaco si deve ancora pronunciare, si fonda su due assunti: fornire ai Comuni in difficoltà nuovi servizi; alleviare l’eccessiva concentrazione di funzioni in capo ai dirigenti del nostro ente. La Città Metropolitana sotto la guida di Luigi de Magistris ha approvato il primo Piano Strategico condiviso con novantadue Comuni, prevedendo la realizzazione di opere per 1 miliardo di euro. Scuole, strade, parchi e tanto altro. Il Piano ha destinato in particolare ai Comuni 310 milioni di euro. Purtroppo solo 250 sono stati realmente impegnati, poiché si è rivelata una grave carenza progettuale in capo ai Comuni. Per non perdere questa grande occasione messa a disposizione dalla Città Metropolitana, cui si aggiungeranno i finanziamenti del recovery plan, si è proposta una riorganizzazione per costituire nuovi uffici di supporto ai Comuni. Parallelamente si è deciso di sdoppiare alcuni uffici che, per effetto anche della mancata sostituzione di coloro che andavano in pensione, sono stati eccessivamente caricati di funzioni”. Così il Vice Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, Domenico Marrazzo, in ordine alla proposta di riorganizzazione amministrativa dell’Ente. “Ad esempio, io stesso, oltre ad essere il Vice Sindaco – ha continuato Marrazzo – ho anche la delega alle scuole e posso assicurare che l’attuale ufficio che si occupa della manutenzione degli istituti deve monitorare circa 300 sedi scolastiche dislocate su tutto il territorio metropolitano. Il nuovo modello organizzativo prevede lo sdoppiamento in due uffici”. “Di quanti dirigenti – conclude il Vice Sindaco – viene incrementata la dotazione organica? Quanto costa questa operazione ai contribuenti? Parliamo di un incremento di 3 unità che verranno assunte con concorso pubblico e tale incremento verrà realizzato tramite economie degli anni passati a costo zero. Zero incremento di spesa. Ma allora perché qualcuno ha dovuto scomodare i vertici del PD e magari qualche amicizia personale per bloccare questa riorganizzazione? Siccome le tre assunzioni avvengono a parità di risorse, il premio di produttività che i dirigenti dell’ente si dividono dovrà necessariamente diminuire perché suddiviso per una platea più numerosa. Stesse risorse per più dirigenti garantiscono un utilizzo migliore dei soldi dei contribuenti”.